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Il profilo aromatico e l’intensità delle botaniche

25 GIUGNO 2021

Ok, banda di gintonicisti che non siete altro, è giunto il momento di cambiare lente al microscopio analizzando più da vicino alcuni aspetti pratici e teorici che sono alla base della spettacolare visione ludicoalcolica de ilTuoGin.it: approfondiremo il profilo aromatico e l’intensità.

 

Anzitutto vediamo di comprendere bene cosa intendiamo per profilo aromatico andando a delineare i confini del concetto stesso. Sappiamo già che i principali profili aromatici di un gin sono sei (agrumato, balsamico, erbaceo, floreale, fruttato, speziato), conosciamo il funzionamento della ruota del gusto e quanto sia indispensabile per delineare al meglio la ricetta del vostro distillato esclusivo. Pensate ad ognuno di questi profili come alla sintesi di tutte quelle sensazioni gustative ed olfattive che in un modo o nell’altro riportano alla mente i sentori tipici dei profumi cui si riferiscono.

 

Nel caso di un gin dalle spiccate note floreali, al naso ad esempio potreste avere la percezione di essere sdraiati su di un meraviglioso campo di margherite in primavera; un distillato dal profilo speziato pronunciato dal canto suo in bocca è capace di rimandare le vostre papille gustative ad un certo tipo di cucina orientale; e ancora se vi fosse proposto un gin con forti sentori di agrume la vostra mente vi riporterebbe forse tra i cedri del Circeo o con note più calde e dolci all’indimenticabile odore della cucina di nonna quando faceva la torta al limone… aaaaaaahhhh la torta al limone di nonna!!!!!

 

Bene, questi sono solo semplici esempi per meglio farvi comprendere la nozione di profilo aromatico, ma la vera magia si cela dietro la composizione della vostra ricetta personale; proprio il rincorrersi dei vari profili aromatici, i contrasti e le assonanze che ne scaturiscono sono la chiave di volta per raggiungere l’obiettivo finale: un gin unico, dalle caratteristiche gustative ed olfattive esclusive, IL TUO GIN.

 

L’abracadabra per il vostro incantesimo è la scelta delle botaniche, anzi, più precisamente la bacchetta magica la userete brandendola un po in là e un po’ in qua decidendo l’intensità delle stesse; proprio in base a quanta presenza vorrete assegnare ad ogni botanica scelta, i profili aromatici del vostro distillato unico si comporranno in maniera diversa arrivando infine a dettare il carattere definitivo al vostro gin.

 

Veniamo al sodo; un classico, un bel gin speziato ma con tanti agrumi, a manetta, roba da farvi ritirare la lingua indietro tipo tappetino da pilates: pompelmo, limone, cedro, pepe nero, timo ….SBAAAAAMMMM!!!! Siate lieti e gioiosi, come anticipato gli esperti de ilTuoGin.it saranno sempre attenti nel consegnarvi un distillato piacevole ed equilibrato, tuttavia vi sarà utile sapere che esistono botaniche dal carattere molto forte, decisamente marcato, che urlano e stramazzano, altre invece più delicate, sottili, quasi timide.

 

Per cui, in questo caso portare molto in alto, l’intensità del pompelmo regalerà al vostro gin unico un finale dalla persistenza freschissima, ma potrebbe anche conferire note amare magari non eccessivamente gradite; il limone è un must, ma attenti a bilanciare la sua proverbiale acidità con l’amaro del pompelmo; il cedro è una tipica botanica intensa, arriva forte e diretta con sentori freschi di agrumi sostenuti da un sottofondo di legno confortante, usatela con coraggio consapevole; il pepe nero è foriero di note di spezie importanti con punte quasi piccanti se si aumenta al massimo l’intensità; il timo è una botanica molto particolare, transfrontaliera, a seconda della presenza nel distillato e in armonia o contrasto con le altre botaniche scelte si insinua e rimbalza tra lo speziato, il balsamico e l’erbaceo con note aspre e pungenti. Tenete sempre d’occhio la ruota del gusto mentre decidete l’intensità delle botaniche, saprete sempre in che direzione state andando.

 

Diamo uno sguardo ad alcune botaniche in particolare, una mini rassegna tra le più forti e quelle un po’ meno persistenti. Il geranio per dirne una, delicato, molto delicato, inerisce leggermente sul profilo fruttato ma con note floreali; il lampone al contrario è una botanica forte, da bilanciare con attenzione, il deciso sentore fruttato volge quasi verso l’agrodolce spinto da un fondo di sentori caldi e legnosi; lo zenzero va un sacco di questi tempi, lievemente citrico con punte piccanti, molto fresco, botanica decisa e persistente; l’anice risulta certamente abbastanza invasiva, deve piacere, sentori dolci di spezia si intrecciano con note balsamiche non indifferenti.

 

Quindi signori e signore interagire con l’intensità delle botaniche vi offrirà la possibilità di creare una fantastica armonia tra i sei profili aromatici del nostro distillato preferito. In tal modo avrete la concreta opportunità di decidere in totale autonomia e sconfinata fantasia il carattere finale del vostro gin: magari vorrete un gin dal pronunciato profilo balsamico ma che strizzi l’occhio a note dolci e fruttate; oppure preferirete una ricetta molto speziata, ma che riveli ai nasi più attenti soffuse note floreali o fruttate; o ancora sperimenterete un gin carico di botaniche forti come il cedro, il lampone o lo zenzero ma rinfrescato nel finale da fugaci sensazioni di agrume.

 

Tuffatevi in un oceano di profumi…ne uscirete magicamente asciutti e con la vostra boccia preferita sotto braccio!!! Gli esperti de ilTuoGin.it non vi abbandonano mai… nemmeno in mare aperto.

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